giovedì 9 dicembre 2010

Correre

Ho voglia di correre.
Non importa dove, non importa quando partire.
Voglio correre, correre e solo correre.
Ho sempre amato correre, sentire le mie gambe che viaggiano veloci, il paesaggio che mi scorre velocemente alle spalle.
Avere il fiatone, continuare a correre.
Sentire il cuore battere all'impazzata, continuare a correre.
Stancarsi fino al punto di sentire le caviglie cedere, correre ancora.
Non fermarsi mai, svoltare dove l'istinto ti sussurra.
In mezzo alle persone, su un prato, per la strada, sui marciapiedi.
Correre come se qualcosa ti stesse inseguendo, come se tu dovessi arrivare in un qualche posto in un determinato orario.
Sentire il ritardo del tempo nei muscoli stanchi.
Fermarsi.
Respirare.
Sdraiarsi.
Chiedersi il perchè abbiamo voluto fare quella corsa.
Alzare la testa al cielo, osservare le nuvole che lente camminano nel cielo.
Alzarsi,
Sorridere e senza fiato camminare piano con le mani in tasca.

Voi non capirete.
Ma non me ne frega neanche niente.

sabato 18 settembre 2010

Nonsenso

 Ammettiamolo, quando ci vuole ci vuole.


*****
Povera ragazza, quando aveva solo dieci anni fu costretta a cambiar sesso. Lui era una ragazza, però i suoi genitori, il mammo e la babba volevano che lei diventasse ragazzo. Così chiamarono uno specialista in medicina ortodossa e chiesero consulto. Il travaglio fu lungo dato che costei che era costui divenne costei che poi divenne costui. ll Babba era un pò indignato all'idea che sua figlio diventasse un ibrido strano, voleva che l'ambiguità scorresse nelle sue vene, così come era nel mondo da sempre.... o almeno da molti anni. La Mammo aveva pensato che non ne poteva più di quella terra dominato dall'incomprensione, voleva fare qualcosa per cambiare un pò il mondo. Si sentiva il "profumo" della rivoluzione venire dalla suola delle sue scarpe e posso assicurare che come odore non era il massimo.
Shotaujo era una tipo molto allegra, sempre disposta a sorridere alla gente per un tozzo di pane affumicato. La sua famiglia non era povera, ma a Shotaoujo piaceva fingere di esserlo per collezionare il pane. Ma dimentichiamoci delle passioni sciocche del protagonista e proseguiamo nel nostro itinerario dell'ambiguità.
I primi anni furono difficili, lui era sempre deriso da tutti poichè non aveva un pisello e una patatina come era di default. Il suo seno era stato appiattito grazie ad alcuni farmaci e la sua patatina era stata asportata, così gli era rimasto solo un pisellino. A volte questo pisellino cresceva e diventava un pisellone, ma era tutto dovuto ai medicinali che il dottor A'tiugibma gli aveva prescritto.
Adesso Shotaujo ha ben 25 anni e ha ancora solo un pisello.
Voi cosa ne pensate di questo orribile fatto? Le persone hanno perso il senso della sessualità fino a questo punto? Cosa ne sarà delle tradizioni? Cosa sarà del sesso? Non c'è più religione, la chiesa non vuole che persone del genere possano sposarsi o avere bambini... non è una cosa normale la loro.
Sentiamo cosa ci dice Shotaujo:
" Io credo che i miei genitori abbiano preso una delle decisioni più intelligenti che l'uomo abbia mai preso negli ultimi 3000 anni. Gli devo molto. Non sono il solo ad aver effettuato tale operazione, anche altri bambini e altre bambine hanno fatto come me. Adesso ho una moglie bellissima, un lavoro, nessuno più mi deride e sono felice. "
Lui è pure felice di questo, HA UNA MOGLIE (invece di moglio hanno pure iniziato a cambiare i nomi) FIN DOVE ARRIVERA' L'INDECENZA UMANA?
Questo è tutto dal vostra inviato speciale Puzy Dik!
Nel prossimo numero:
" Pikaluga dopo 5000 anni viene scongelato e fatto a pezzi da gli IncaZZATI di Marte!! Come affermato dal capo tribù: "
Per oggi è tutto gente, CIAOCIAOCIAOOOOOOO!!

 ****

Vi starete domandando il perchè, beh. Boh, mi andava così.



p.s. PICCALUGA, TU E I TUOI ALBERI ANDATEVENE IN QUEL DI' DI TARZANELLO!

sabato 10 luglio 2010

Le persone.

Le persone ultimamente voglio sempre avere anche fin troppa ragione.
E' vero, c'è poco da fare.

Sono felice di non essere come loro.

giovedì 17 giugno 2010

Tehee.

Photo time.
La mia AF(e chiamala AF è un misero mezzo busto....) di Lavi. Il commesso me l'ha regalata ( letteralmente ) perchè avevo comprato anche Claus e Tatiana ( che ho regalato ). 

mercoledì 16 giugno 2010

E insomma...

Dico solo: speriamo di riprenderci in fretta dopo questa.
Lo spero proprio.
p.s. E3 molto belle... anche se alla conferenza Konami&Sony hanno fatto degli sketch che sfioravano il ridicolo ( La Sony con quel-come-si-chiama-Butler e il ragazzino YoYo con la PSP; alla Konami beh.... un pò tutta diciamo: specialmente i tre wrestlers, il jamaica-jappo con i suoi "Extriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim" e l'altro mandorlocchio che non si reggeva manco i denti e pareva stesse biascicando una lingua sconosciuta )
Le più belle sono state Microsoft e Nintendo imho ( Anche se Nintendo per problemi vari era partita maluccio, poi si è ripresa tantissimo )
Adieu.

mercoledì 2 giugno 2010

Du ciel Bleu dans mon Coeur.


Du Ciel Bleu dans mon Cœur
Dans le silence cristallin un éclat,
puissant comme une lame de lumière
a pénétré mon sot cœur
en laissant mes sens voler.

Libre de chaînes
qui céans ne me tiennent plus prisonnière,
libre je fus comme des étoiles.

Volant et riant avec le monde entier
mon cœur se teignait d'un bleu lumineux.

Comme si Dieu était seulement une plaisanterie.
Comme si le temps n'était pas infini.
Enfin pouvoir me confondre avec mon ciel,
enfin enlacer la vraie moi même.

Instants,
que volant,
comme petits papillons dorés.

Instants,
Qui naissent,
comme petites ailes argentées.

Mais la réalité silencieuse me tendit
un réseau très élancé,
Avec son sourire maternel elle me serra à soi
en me piégeant dans une illusion tiède.

Ainsi mes yeux s'ouvrirent,
ainsi ma vie comprit
je ne peux pas être patronne de mes rêves
je peux seulement, avec angoisse, apaiser ces langueurs.

Les larmes comme couteaux
creusent sillons profonds dans mon visage
Souvenirs futurs d'un temps qui viendra,
un écho plaintif de la mélodie de la vie.

Mais mes mains sont encore tournées à ce ciel immense
mon sourire, il est congelé
dans l'indélébile fragilité d'un Instant.

Je ne m'agenouillerai jamais
devant l'omnipotente Réalité.

Je lèverai fière mon regard,
mon âme est rêveur.
Je n'arrêterai jamais d'espérer
dans le ciel bleu de mon cœur.


**************
Ecco i compiti di francese che ci danno da fare a casa. Scrivi una poesia col tema " Del cielo azzurro nel mio cuore".

giovedì 29 aprile 2010

900


Tutta quella città... non se ne vedeva la fine...
La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
E il rumore, su quella maledettissima scaletta...era molto bello, tutto.... e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c'era problema.
Col mio cappello blu
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino,
             Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino,
                                               Primo gradino, secondo gradino
Non è quello che vidi che mi fermò
È quello che non vidi.
Puoi capirlo fratello? E' quel che non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne...
C'era tutto.
Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo.
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quegli 88 tasti infinita è la musica che puoi fare.
Questo a me piace. Questo lo si può vivere.
Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai... Quella tastiera è infinita.
Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voi laggiù a sceglierne una.
A scegliere una donna.
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire.
Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce, e quanto ce n'è.
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla...
Io ci sono nato su questa nave. E vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano, ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato a vivere in questo modo.
La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare.
Perdonatemi. 
Ma io non scenderò.
Lasciatemi tornare indietro.


lunedì 26 aprile 2010

Le meraviglie

" Ti amo anche se sei grassa ".
Oh certo, grazie amore, è la cosa più dolce e carina che un uomo mi abbia mai detto.
Ogni volta che ti guarderò capirò quanto effettivamente ti piaccio.  Il tuo tatto è a dir poco ai livelli del principe azzurro, la tua gentilezza è come quella di un peto sganciato in una cabina telefonica d'agosto. La tua poesia è come quella di un futurista ubriaco e la tua simpatia come un qualsiasi coglione che si trova per sbaglio a colorado cafè.
Io sono contro le persone che NON usano il cervello per niente.

Spiegatemi dunque checcazzo di frase è. 
SPIEGATEMI CHI CAZZO E' IL COGLIONE CHE PUO' PARTORIRE UNA COSA SIMILE.
D'altro canto io ad uno del genere risponderei così:
" Se tu non ci fossi, la mia vita non esistesse " .

domenica 11 aprile 2010

I simpatici omini

Ho fatto sta foto anni or sono, non l'ho mai postata da nessuna parte, quindi la schiaffo qui.

martedì 30 marzo 2010

Perchè a volte mi lasciano un pò perplessa...

.....Cose del genere.


p.s. Tira un vento che spazza via le case.

martedì 9 marzo 2010

A volte me lo domando

A volte me lo domando cosa cazzo ci sto a fare qui. A volte me lo domando cosa provo ad esprimere la mia opinione con gente pecorara che non sa fare niente se non stare davanti allo schermo a farsi le seghe con gli hentai o gli ecchi occhi sbaralucchi. Mi domando cosa cazzo ci sto a fare sempre e comunque dappertutto, mi sento come il prezzemolo che non si può sentire.
Mi chiedo cosa cazzo provo ad essere un pochino lurkatrice e voler interagire con i coglioni, forse sono anche io cogliona che scrivo coglionate così per far fare a qualche coglione " oh ma che cogliona! "
. Inizio ad odiare le donne in generale per non parlare degli uomini, mi fanno schifo.
Ma schifo veramente.
Specialmente se disegnati.
Ogguarda un pò che bel castello porcoperodirondello.
Ma che bel castello cocaina tralallallà.
Andatevene tutti affanculo e datevi fuoco, amanti delle vostre seghe di merda.
Vi auguro una vita piena di merda felice e una morte insiginificante.
Di tutto cuore vi auguro di fallire in ogni misera singola e stupidissima cosa che farete.

domenica 28 febbraio 2010

Amicizia per MsN?

Lo dirò in tre parole: DO NOT WANT. 

 

Recentemente i miei occhi hanno scrutato una frase del genere: " ....Scusa tanto, se non posso conoscerti via msn come faccio. Con la forza del pensiero?
  Oppure:
"Ci conosciamo da un giorno*w* E abbiamo già scoperto di avere tante cose in comune :) Sono contenta di averti conosciuto e sento che tu sia una persona davvero speciale!  "
O altre cose tipo  :" Ci facciamo le coccoline! "




Spesso mi è capitato di sentire a giro " Diventiamo Amici per MSN! " oppure " Conosciamoci su MSN!" ( o anche su Skype, e altre stronzate di sorta ) La cosa mi ha sempLe lasciata perplessa. Non per il fatto che la gente chatti su msn  ( per l'amor di dio, anche io lo faccio tutt'ora ). Ma per il fatto che "conoscere" su msn/skype è una parolona grossa. ma GROSSA come il doppiatore di Naruto.  La cosa che io non capisco è proprio il concetto di "conoscere" una persona che non si è mai vista in faccia ( e non tiriamo fuori la scemenza : "ci si vede in foto", che con quelle è tutto troppo facile: La nostra amata prospettiva aiuta sempre ). Una mia amica non fa altro che conoscere persone su MSn, mi chiedo come cavolo faccia. Dove gli trova tutti quei contatti? Mah. Amici. Amici.
Come su facebook che ne hanno 1000 e ne conoscono 40 al massimo.

Quando sento parole come "conosciamoci" io associo a "vediamoci, parliamo, facciamo un giro, si ride e si scherza", sarà che non ho la mentalità da Hikikomori e non mi piace parlare con qualcuno che non ho mai visto prima in faccia. Sarà che sono schifosamente all'antica e non mi piacciono quei rapporti che nascono unicamente nel Web ( a volte ci sta che uno trova una persona simpatica su msn, ma poi di fatto queste persone si incontrano e solo da lì diventano veramente "conoscenti" e amici ).
Dirò una cosa fritta e strafritta:  il problema è l'insicurezza dell'individuo nel farsi conoscere fuori dalla rete. Essere impauriti da coloro che potrebbero giudicarci: per questo noi scegliamo con chi diventare amici su internet ancor più che nella vita reale.
E la gente ultimamente sta diventando sempre più schiava di sè stessa e di come potrebbe apparire agli occhi degli altri.   
 E poi:
NON ABBIAMO 13 ANNI. C'è gente di 30 anni che cerca le storie su faccialibro o netlog.
Gente di 24 anni che crede di farmi la corte dicendo che sono simpatica, carina e che ho un bel carattere.
MA PER FAVORE.
MA ANDATE A CA*ARE VOI E LE VOSTRE SINUSOIDI. 
MA PRENDETE UN CAPPIO E BUTTATEVI DALLA SEDIA.
Svegliatevi, il mondo è là fuori. 





p.s. Ho editato perchè questo post non è contro nessuno, semplicemente io mi sono ispirata a queste persone che hanno scritto queste cose per dire quello che penso dell'amicizia online.
Ma poi fate come vi pare.


martedì 16 febbraio 2010

Il bicchiere mezzo vuoto puzza di acqua stagna

Quando vedo l'occhio imperterrito della morte di sbieco mi tocco le palle tanto per scaramanzia.
Giro la testa su e giù come un'assatanata alla ricerca di qualcosa o qualcuno che mi dia una mano, speranzosa nel buon animo di una qualsivoglia anima. Ma puntualmente il signor nessuno viene a suonare alla mia porta con tanto di cassette degli attrezzi e voglia di stare in compagnia. “ Signore, lei che vuole? “ E' lei la sfigata che mi ha chiamato anche oggi? “ Mi risponde lui. Le sopracciglia di aggrottano, il fiato si fa più veloce e le vene iniziano a ballare la tunz tunz che ogni sabato sera rende sordi milioni e milioni di persone con un quoziente intellettivo più alto di quello di una nocciolina. Allorchè mi suvviene un languorio nel cervello e il mio annoiamento aumenta nel sentire il nefasto suono del signor solitudine inizio a gridare come un'ossessa:
“ Mavvaffanculo te e tutte le tue interminabili sere a passare di porta in porta nel cercare di vendere un briciolo di umanità a persone come me, SE NE VADA E VADA A VENDERE TABACCO NELLA MACELLERIA DI FRONTE!” . Sbatto la porta e me ne torno sul divano.
Le ore passano lente, infinite come il bicchiere d'acqua nel quale sto nuotando da venti minuti minimo. Sono affaticata, prendo il costume da bagno e me ne vado al mare. Ok, ci sono -10 gradi ma poco importa, tanto io c'ho la crema che mi protegge la pelle dalle peripezie temporalesche. L'acqua putrida mi entra in gola, vorrei affogare ma non ci riesco, il mio volume è troppo grosso per affondare come un sasso. Galleggio come fanno le scorregge nella vasca di chi ha mangiato pesante e mi rassegno ad una morte lenta e dolorosa. Nel frattempo i miei capelli stopposi iniziano ad avere vita propria. Vorrei tanto andare dal parrucchiedere tanto per fare, sai com'è, son SEI mesi che il mio ciuffo sta avanzando verso la lotta al potere della mia faccia e io la sego come si fa con le erbacce nel giardino di nonna beppina. ZAP ZAP ZAP, e tutto il ciuffolo sparisce urlando
“ torneròòòòòòòòò brutta puttana! ” io rido e gli rispondo: “ Ma quando mai?” ...
Dopo due settimane eccolo che alla carica con i suoi 100 cavalli. Corre corre corre con il pisello al vento proclamando la propria supremazia di uomi vero.

Ma io rido e lo ritaglio dicendogli: “ Riprovaci tra due settimane, magari passa l'omino Solitudine e vi fate due chiacchere nel bicchiere che ho lasciato in cucina.

martedì 9 febbraio 2010

E a me cascano le palle quando ripenso ai cellulari.

Palle che non ho, palle che NON voglio avere.
A.S: Vecchio post, riciclo roba ( dato che non posto niente da tanto ).. ero incazzata con i cellulari in generale... e quindi fanculo, scrissi qualcosa...

Io mi chiedo a che cazzo serve un cellulare se:
A- si tiene spento SEMPRE.
B- si tiene SILENZIOSO SEMPRE.
C- si lascia a casa propria.
Io mi chiedo: Ma per caso vi piace giocare a fare le mammine e i paparini che tengono il cell per far vedere che sono grandi?!? Guarda che IL VOSTRO CERVELLO RIMANE PICCOLO come è. Di certo non è che un cellulare ha la funzione di FARE I VIDEO E LE FOTO E METTERE LE CANZONI EH, il cellulare è stato CREATO proprio per AVERE UN MINIMO DI CONVERSAZIONE SENZA DOVER MANDARE LE LETTERINE E I POVERINI POSTINI A GIRINO PER TUTTO IL MONDO INTERINO CAZZO CAZZOLONE!! Quindi PRIMA CHE MI INCAZZI, VI SVITI NON SOLO CRANIO, MA anche GAMBE, BRACCIA E QUANT'ALTRO E VI CAGHI IN GOLA....rispondete alle mie cazzo di chiamate. Ma porca puttana rottincula con la sua mamma troia partorita da un cumulo di merda defecato dalla vacca di tua nonna!SONO ANCHE NEGATA CON I GIOCHI DI PAROLE
Abbiate la decenza di FARVI TROVARE SU QUEL CAZZO DI TELFONO quando vi si chiama... CAZZO, mi avete rotto il cazzo. Mi avete rotto un cazzo che non ho.
Se fissiamo una cosa, e io VI DEVO CHIAMARE ABBIATE LA DECENZA DI TENERE ALMENO IL VIBRATORE! CHE ALMENO MENTRE VI CHIAMO GODETE PURE!
Ahò, ma che v'è preso l'attacco di grullaggine mongoflettica collettiva?!?!